A partire dal 2018, Ciù Ciù assieme alla start-up i-strategies sono impegnate nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale intangibile delle Marche attraverso il progetto Memorie del cibo e del vino delle Marche.
Il progetto salva le storie di vita e di cibo degli ultimi mezzadri marchigiani attraverso le interviste. Depurata dai suoi elementi di ingiustizia sociale, la cultura enogastronomica della mezzadria può infatti rappresentare un modello nutrizionale autentico, sostenibile e inclusivo.
Per secoli, pasta, abbondanza di frutta e verdura, un moderato uso di carne, vino e olio di oliva, hanno costituito il nutrimento quotidiano dei contadini del centro-Italia.
Una dieta fondata su pratiche e valori quali autoproduzione e autoconsumo, stagionalità, tutela delle varietà locali, assenza di spreco e socialità nel consumo del cibo.
Un universo culinario unico e autoctono che – grazie alle ricerche condotte dal Seven Countries Study anche nelle Marche – ha contribuito a definire il canone della dieta mediterranea.
Una storia che vogliamo continuare a proteggere e valorizzare.
Il progetto Memorie del cibo e del vino è case-study di tre università europee e parte integrante del dottorato di ricerca Corporate and Local Cultural Heritage delle Università di Macerata e della Burgundy School of Business di Digione (Francia).
Un interesse scientifico e internazionale che spinge a proseguire nella tutela e valorizzazione dell’identità enogastronomica locale quale risorsa per la costruzione di un futuro alimentare sicuro, attento al benessere animale, salutare e sostenibile.